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Faccia a faccia con Ginevra di Cabbiavoli

Sin da quando ho cominciato ad immergermi nel segreto mondo delle case di famiglia trasformate in case vacanza, come Castello di Cabbiavoli, mi sono sempre chiesta che cosa spingesse le persone ad aprire le proprie case ai turisti.

Luoghi di storie e ricordi, luoghi chiamati casa, rifugi per fuggire dallo stress e ricaricare le batterie. Che cosa spinge le persone a fare questo? Di motivazioni ne ho sentite tante, ma l'unica che suona sempre come quella più vera e sincera è l'offrire un fugace sguardo in un mondo che, altrimenti, potrebbe essere conosciuto solo attraverso i libri di storia, uno stile di vita che ha superato la sua utilità quotidiana e si sta lentamente dissolvendo in una sorta di foschia che non ha, ormai, nessun elemento di contatto con la società contemporanea.

Quando ho chiesto a Ginevra, la proprietaria, perchè avesse deciso di condividere con altri la propria casa, la sua risposta avrebbe potuto essere considerata il tentativo di instaurare dei limiti-confini tra le classi. Ma, al contrario, l'ho vista come l'inizio di qualcosa di nuovo, come l'abbattimento del proverbiale muro tra re, regine, cavalieri, damigelle afflitte ed il popolo comune, quella stesso muro che, troppo a lungo, ha tenuto divise molte persone. "Si tratta della possibilità di entrare a far parte di una famiglia", e nonostante il suo inglese sia impeccabile, ha pronunciato questa frase in italiano, come a voler sottolineare l'importanza della parola famiglia, concetto molto più ampio del semplice Mamma e Papà... Famiglia significa secoli di nascite, morti, battaglie, nomine cortigiane e matrimoni combinati o, riassunto in poche parole, vita, morte e miracoli. L'apertura della sua casa agli ospiti è un esplicito invito a soggiornare con i suoi avi e tutto il loro bagaglio storico.

In altre parole, significa diventare - anche se solo per un breve periodo - parte reale della sua famiglia.

Per capire culture diverse è necessario incontrare e parlare con le persone

Non è stato detto con quell'altezzosità tipica - spesso - dei "nobili", ma con un sincero desiderio di voler condividere con gli altri quella magica atmosfera che caratterizza la sua vita, trascorsa in un posto che era...e diciamolo pure, tuttora è...assolutamente affascinante.

Recensione di Castello di Cabbiavoli

Ciò che abbiamo apprezzato di più: la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo ed esser resi partecipi di una parte del suo patrimonio e bagaglio culturale-familiare.

Ideale per: Villa, perfetta per famiglie e gruppi di amici in cerca di relax e tranquillità in una vera casa di famiglia rurale toscana - e l'agriturismo, ideale pe famiglie e gruppi che lo vogliono usare come base per esplorare le bellezze della nostra regione.

L'emozione che suscitano i ricordi di questa meravigliosa casa di famiglia è facilmente comprensibile dal tono commosso della sua voce, che lascia trapelare la nostalgia dell'infanzia. E' chiaro che l'intento della sua famiglia, quando è stato deciso di aprire agli ospiti la villa e l'agriturismo, era un sincero desiderio di riuscire a comunicare quanto fosse speciale un soggiorno in un posto come questo, che può essere davvero chiamato casa.

Ginevra ha tenuto a preciare come nella casa gli ospiti siano circondati dalle foto della famiglia; l'eleganza ed il prestigio dell'arredo e del decoro danno la sensazione di essere nel mondo delle favole, fatto di scintillanti cavalieri e duelli all'ultimo sangue. La villa è dotata di diversi pezzi d'antiquariato, ognuno dei quali conserva una parte delle tradizioni e leggende che circondano la casa. Ginevra mi ha raccontato la storia di due che si sono sfidati in un duello di pistole e che suo nonno fu addirittura scomunicato dalla chiesa perchè fu testimone di un duello. Sembra anche che, grazie alla perseveranza di sua nonna, riuscì ad ottenere il perdono del papa e l'assoluzione dalla scomunica.

Ad ogni modo, la villa principale non è la sola parte della proprietà di famiglia che riesce a comunicare uno stile di vita: Ginevra ricorda ancora l'aia di terracotta - o il cortile che è anche la parte centrale dell'agriturismo e dell'azienda agricola, costruito al centro delle case in pietra che costituivano i luoghi dove vivevano i contadini che lavoravano la terra. Ora, questa case sono state trasformate in 9 appartamenti indipendenti per vacanze.

Ho chiesto a Ginevra che cosa le è piaciuto di più della ristrutturazione di queste case.

"Nonostante non abbia mai trascorso tantissimo tempo qui, perchè ci dividevamo tra Firenze e le altre case in campagna ed al mare, mi ricordo ancora come le famiglie dei contadini, in particolare le nonne, si sedevano nell'aia e chiacchieravano, lavoravano, ridevano e...vivevano lì, insomma!"

Mi è piaciuto il modo in cui ha astutamente paragonato il cortile della sua casa di campagna a Facebook! "Quando abbiamo cominciato a ristrutturare la proprietà, ciò che volevo era catturare l'essenza di questa quotidianità ormai perduta." Mi ha spiegato come lei si trovasse sempre all'esterno, cercando di carpire questa vicinanza, questo legame tra le famiglie che lavoravano la terra, e sapeva, quando ha cominciato i lavori nell'agriturismo, che sarebbe stato importante mettere in risalto le vite di coloro che hanno vissuto qui prima di lei.

"Poi, quando abbiamo cominciato la ristrutturazione, mi sono divertita a cercare i materiali, il solo trovare i letti in ferro battuto, l'autentico arredo per il soggiorno era davvero eccitante." Poi un sorriso che ha lasciato trapelare dei ricordi, " In uno dei seminterrati, abbiamo trovato diversi lavandini in pietra originali, quei lavelli bassi e tagliati a mano che si trovano nella maggior parte delle vecchie case di campagna. So che non sono per niente pratici, ma abbiamo trovato il modo per riutilizzarli in diversi appartamenti...sembrava proprio che fossero fatti apposta."

Un luogo per l'intera famiglia

Castello di Cabbiavoli in Sintesi:

Tipologia: 9 appartamenti e 2 ville
Località: Castelfiorentino, 4 km (11 min)
Distanze: San Gimignano (40 min) & Firenze (50 min)
Trasporti: è necessaria la macchina
Numero di posti letto: 57
Tipo di trattamento: solo pernottamento

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Ero curiosa di sapere se la sua famiglia, suo marito ed i suoi figli, provassero le stesse emozioni nei confronti della casa di famiglia. "La mia vita è qui e proprio per questo cerco di portarci i bambini ogni volta che posso, in modo che possano conservare gli stessi miei ricordi di questa casa. I bambini adorano gli ampi spazi aperti, i cortili al sole e gli ambienti interni freschi e rigeneranti. Oltre ad esserci un sacco di verde da esplorare liberamente, vi è anche l'azienda agricola con gli olivi, i vigneti e molto altro.

Infine, la curiosità ha avuto il sopravvento: le ho chiesto quale fosse uno dei suoi più bei ricordi, quello che una persona vorrebbe condividere con i suoi figli. Dopo una piccola smorfia - dato che si trattava di un ricordo poco piacevole - ha aggiunto "Nella sala da pranzo della villa principale, vi è un enorme ritratto di un giudice della metà del '700...e quando dico enorme, intendo davvero imponente! I suoi occhi sono come quelli della Monna Lisa: ti seguono ovunque! Mia nonna era solita dirmi che mi conveniva mangiare tutto perchè lui mi osservava continuamente...e credimi, ogni volta che alzavo lo sguardo, ero terrorizzata perchè sembrava davvero che mi guardasse!"

E' stato facile trascorrere del tempo piacevole con Ginevra. Ti fa sentire a tuo agio, come a casa tua, nonostante si tratti di una casa di famiglia i cui ricordi - e le relative documentazioni - risalgono al XVI° secolo, una vita vissuta qua e là cercando di far parte di un regno che per molti è stato dimenticato a lungo o lasciato alle storie dei tempi che furono. Sia la villa che l'agriturismo sembrano semplicemente dire venite, fate come se foste a casa vostra. La villa principale può ospitare fino a 12 persone, in un ambiente di puro lusso, mentre i 9 appartamenti ricavati dalle abitazioni dei contadini, con i loro pavimenti in terracotta, l'arredo dallo stile country e quel genuino ed autentico fascino toscano offrono la stessa esatta opportunità: vivere un pezzo della storia di Toscana...quella storia che è riuscita a resistere all'inesorabile trascorrere del tempo e che tuttora eroicamente rappresenta, in tutta la sua gloria, la testimonianza di uno stile di vita che è sopravvissuto per secoli.

Questo è un Articolo Sponsorizzato ma riflette l'esperienza ed opinione personale dell'autore. Per dettagli »


Autore: Donna Scharnagl

Ho messo piede in Italia per la prima volta più di 25 anni fa ed ancora non ho trovato un buon motivo per andarmene. Dell'Italia amo il cibo, la cultura, la storia, l'arte, i paesaggi...ho menzionato già il cibo?! Mi definisco una studentessa a lungo termine. E così ho imparato che gli italiani hanno storie che vale la pena di ascoltare, storie che dipingono un quadro che mostra come il duro lavoro forgi il carattere, come la vita sia fatta di alti e bassi e quanto sia bello ridere.



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