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Cerreto Guidi, autentico borgo toscano

Sulle tracce della storia della Toscana

La località di Cerreto Guidi, oltre ad ospitare una delle poche ville medicee aperte tutto l’anno, ha molte altre invitanti ragioni per convincere il viaggiatore casuale a dare una sbirciatina all’interno delle sue antiche mura ed ammirare la meraviglia del paesaggio toscano che si apre, come un libro, dinanzi ai suoi occhi. Borgo medievale che si sviluppa sul versante del colle vicino alle città di San Miniato, Vinci ed Empoli, Cerreto è ubicato proprio a nord-est della più grande zona paludosa della Toscana - il Padule di Fucecchio - ed a soli 40 km da Firenze.

Cerreto Guidi

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Facilmente raggiungibile con l’auto, con la bici, i mezzi pubblici e persino a piedi, questo caratteristico borgo è intriso di mistero, omicidi, castelli distrutti ed una villa appartenuta ad una delle famiglie più potenti ed importanti della storia toscana ed italiana: i Medici. E, oltre a tutto ciò, troverai ristoranti tradizionali, festival folcloristici e negozietti tipici da visitare. La sua posizione centrale, tra Firenze, Pisa e Lucca, rende Cerreto - e l’area circostante - il luogo ideale dove alloggiare durante un soggiorno in Toscana.

Cosa si cela tra le lettere del nome?

Cerreto Guidi ha giocato un ruolo fondamentale nel corso della storia locale, essendo situato in un luogo naturalmente fortificato grazie alla posizione elevata: più precisamente, Cerreto si trova nel punto in cui la valle dell’Arno si apre verso la piana di Pisa e verso la Via Francigena. Le prime testimonianze documentate in merito all’esistenza di Cerreto risalgono intorno all’8° secolo DC, ma sotto un diverso nome, quello di Cerreto in Greti, che deriva da una parola latina che si riferisce all’abbondanza di querce nella zona.

La città è citata anche in un documento del 780, secondo il quale tre fratelli nobili di Pisa donarono una chiesetta, nella località di Greti, ai benedettini di San Savino vicino Calci.

La città era, spesso, chiamata semplicemente “Greti”, in riferimento ai versanti dell’irta collina che si ergeva vicino al fiume e che serviva come difesa naturale dalle inondazioni dell’Arno. Il nome di questa piccola località subì un cambiamento quando la potente famiglia dei Guidi si insediò all’interno delle sue mura, presenza documentata sin dal 1086. Non molto tempo dopo essersi insediati all’interno delle mura di Cerreto, i Conti Guidi, signori feudali medievali del Casentino, sostituirono la parola Greti con quella della loro casata, Guidi - perchè...potevano semplicemente farlo!

I Conti Guidi avevano numerosi possedimenti in tutta la Toscana: alla fine del XII° secolo, un documento imperiale attesta che possedevano più di 200 terreni e castelli, tra i quali il più famoso ed importante era sicuramente il Castello di Poppi nel Casentino.

Il potere dei Medici

Se la famiglia Guidi dette alla località il suo nome, quella dei Medici le diede l’aspetto che noi tutti possiamo ammirare oggi: Cosimo I de’ Medici, Granduca di Toscana, vide in questa zona un potenziale futuro come luogo in cui rilassarsi e prendersi una pausa dallo stress quotidiano della sua famiglia, dato - soprattutto - che qui poteva praticare alcune delle sue attività preferite, come la caccia e le lunghe camminate in mezzo alla natura. La famiglia de’ Medici si era già insediata nei pressi della zona paludosa di Fucecchio e Stabbia, per cui non fu difficile realizzare un semplice “capanno” da caccia, che oggi è diventato la famosa villa che possiamo visitare, maestosa nella forma e nelle dimensioni, il tipo di villa in tipico stile mediceo, nata inizialmente da...un capanno da caccia!

Cosa c’è da vedere a Cerreto Guidi:

Rocca di Cerreto Guidi, meglio conosciuta come “Castello della famiglia Guidi”

Dovrai ricorrere ad un pò della tua immaginazione per visualizzare la “Rocca”, o Castello dei Conti Guidi. Un tempo era ubicata nel centro della città, letteralmente formato da anelli concentrici, tuttora visibili, ma il castello, risalente al 14° secolo, non esiste più. L’antica costruzione, infatti, che comprendeva anche diverse torri che facevano parte del sistema di difesa, fu distrutta e smantellata ed il materiale ricavato fu spesso riutilizzato per costruire diverse delle ville medicee sparse in Toscana.

In realtà, già ai tempi di Cosimo I (1500 circa), il castello doveva apparire come una rovina, considerando il fatto che il Conte Guido Selvatico della famiglia Guidi aveva venduto il castello di Cerreto a Firenze nel 1273, per saldare i suoi debiti e, da allora, ciò che ne rimase fu completamente abbandonato.

Però, nel passeggiare per le strade del centro, puoi ancora immaginare le mura che circondavano il castello dei Conti Guidi, ubicato in cima alla collina dove oggi si erge fiera la villa medicea. La posizione, ottima, non era stata scelta casualmente, dato che i “greti”, o i ripidi pendii, servivano come protezione. Oggi, la collina che lo ospitava è ricoperta di oliveti, in modo da ridurre il rischio di frane - ed avere un buon raccolto con cui produrre del delizioso olio di oliva da assaggiare ogni novembre ;-)

Le mura di Cerreto Guidi

Puoi provare ad immaginare anche le mura del 14° secolo che servivano a proteggere il borgo, e le quattro porte da cui si accedeva alla città, posizionate ognuna in direzione delle più importanti strade di comunicazione del periodo:

  • a sud est si trovava la Porta Fiorentina, distrutta nel 1648 e, come si evince dal nome, era rivolta verso la città di Firenze;
  • a sud ovest si trovava la Porta a Vatignano, distrutta prima del 1500;
  • a nord est la Porta Padulana, distrutta nel 1830 e, anche in questo caso, si evince dal nome che si riferiva alla limitrofa zona padulosa;
  • e, l’unica ancora oggi esistente, a nord ovest, la Porta a Palagio, così chiamata per la sua vicinanza al Palazzo del Podestà.

Oratorio di San Rocco

Nonostante sia stato datato ufficialmente 1575, si pensa che questo oratorio risalga in realtà al XIV o al XV° secolo, quando molte delle piccole località toscane costruirono pievi e chiese in onore di San Rocco, patrono della peste. Al suo interno si trova anche un piccolo museo storico dedicato ad una delle quattro contrade o rioni in cui era divisa la cittadina: Porta Fiorentina.

Pieve di San Leonardo

La Pieve di San Leonardo, con il suo campanile, che sappiamo risalire al 10° secolo - e, con tutta probabilità, addirittura a prima di questa data - è vicina alla villa medicea. Questa piccola perla architettonica fu completamente ristrutturata su volere del Granduca Cosimo I ed ospita al suo interno alcuni capolavori artistici del 16° secolo, tra cui un notevole fonte battesimale in terracotta smaltata di Giovanni della Robbia (1511) e, sull’altare principale, un bellissimo crocifisso in legno del Giambologna.

Il coro sopra la porta d’ingresso principale, protetto da una grata, è collegato direttamente alla villa medicea: da qui, infatti, i membri della famiglia potevano partecipare indisturbati alle funzioni religiose.

Oratorio della Santa Trinità

Sulla lista dei luoghi da visitare all’interno delle mura di Cerreto vi è questo oratorio, dalla semplice pianta rettangolare e la facciata timpanata. La struttura, di piccole dimensioni, fu eretta nel 1587 da Giovan Battista Guidi, dottore in filosofia e medicina ed amico fidato di Francesco I de’ Medici. Al suo interno, potrai ammirare un interessante pannello dal gusto “contro-riformista”, attribuito al Passignano e rappresentante la Comunione di Santa Liberata, Santa patrona della città.

Oratorio di San Jacopo

Questo complesso, con tutta probabilità, ospitava un tempo i numerosi pellegrini che viaggiavano sulla Via Francigena, dato che, in origine, era ubicato al di fuori delle mura ed era annesso ad un piccolo ospedale dedicato ad accogliere i poveri ed i vagabondi. Anche se l’ospedale non esiste più oggi, sappiamo dal nome dell’area - “Spedalino” - che fu una zona di rilevante importanza all’epoca.

Santuario di Santa Liberata

Il Santuario di Santa Liberata, la cui costruzione risale con tutta probabilità al 1336, fu realizzato, secondo la tradizione, come ringraziamento per la liberazione della città dalle truppe di Mastino della Scala, un feroce mercenario. Il santuario fu costruito intorno ad un affresco dedicato a Santa Liberata, il cui culto crebbe d’importanza con il passare dei secoli: il fatto che una santa, che non aveva nemmeno mai vissuto in Toscana - una regione, fra l’altro, piena di santi tra cui scegliere - fosse divenuta santa patrona di Cerreto è sempre stato considerato un fenomeno alquanto strano. Il Santuario è stato modificato diverse volte nel corso degli anni e nel 1798 assunse, definitivamente, l’aspetto che conserva ancora oggi.

MuMeLoc, museo della memoria

Con l’obiettivo di promuovere e  preservare il patrimonio culturale locale, questo museo ha un occhio rivolto al passato, e l’altro ben fermo verso il presente ed il futuro. Il tema intorno al quale si sviluppa l'idea di questo museo è uno degli eventi più drammatici della storia locale: il massacro nazi-fascista del 23 agosto 1944. Il museo ospita, infatti, una raccolta di voci, immagini ed informazioni riguardanti la zona, le sue tradizioni e le sue storie.

Villa Medici

E’ impossibile visitare Cerreto senza fare un salto al magnifico “capanno da caccia” nel centro storico, soprattutto quando tutte le strade sembrano portare non a Roma in questo caso, ma al centro di Cerreto ed alla sua impressionante villa del tardo 1500. Commissionata da Cosimo I, che la costruì come semplice capanno da caccia nel 1555, fu ampliata durante la seconda metà del 16° secolo, quando la città fu annessa ai possedimenti del Granduca di Toscana. Oggi, ospita un museo dedicato alla caccia, uno dei passatempi preferiti di Cosimo, così come diversi dipinti di rinomati artisti. Leggi il nostro articolo dedicato alla villa ed ai suoi giardini.

Eventi

Se vuoi che la tua visita a Cerreto sia davvero speciale, ti consiglio di organizzarti in modo da poter partecipare ad almeno uno di questi eventi:

Infiorata del Corpus Domini | 18 giugno

Le strade di Cerreto, durante la celebrazione del Corpus Domini, sono decorate con splendidi fiori dai colori sgargianti: si tratta di immagini stupende create da maestri d’arte di grande esperienza, aiutati da persone del posto. Cominciano a creare le loro opere d’arte temporanee la sera del 17 giugno e continuano a lavorare durante tutta la notte, per arrivare alla domenica e poter presentare agli abitanti ed al pubblico le strade di Cerreto Guidi coperte da uno strabiliante tappeto floreale lungo ben 450 metri!

Notte d'Isabella | 30 giugno & 1 luglio

Un evento all’insegna del divertimento che coinvolge l’intero centro storico. Per due giorni, viene ricreato in città l’arrivo e la misteriosa morte di Isabella de’ Medici, che ebbe luogo all’interno della villa di Cerreto Guidi il giorno 16 luglio 1576. Per l’occasione, l’intera Cerreto vestirà i panni di una località del tardo 1500, per far respirare al pubblico l’atmosfera di quei tempi, con spettacoli di ogni tipo e ricreazioni autentiche, che vanno dal cibo alla musica ed ai vestiti. Può darsi anche che tu abbia l’occasione di incontrare la vera Isabella de’ Medici durante i festeggiamenti, dato che sembra sia stata vista nelle vesti di fantasma sia nella villa che in città...Ulteriori dettagli sul sito ufficiale.

Medicea Food & Wine | metà luglio, le date possono variare

Un festival dedicato ai migliori sapori e profumi locali, ai grandi vini, alle ricette speciali ed alle numerose attività pensate per godere al meglio della bella stagione.

Palio del Cerro | il sabato prima della 1° domenica di settembre

Dal 1969, Cerreto Guidi ospita questo evento, durante il quale le quattro contrade del borgo si sfidano l’un l’altra in giochi e competizioni tradizionali (tiro alla fune, tiro all’arco, staffette e molto altro ancora) in onore di Santa Liberata, Santa Patrona di Cerreto. Molto interessante da vedere è anche la sfilata in costumi d’epoca rinascimentale, ispirata al periodo in cui era Cosimo I a governare e a quando sua figlia Isabella morì di una morte tragica.

Cosa fare e cosa vedere nelle vicinanze:

Dopo aver visitato Cerreto Guidi, puoi trascorrere il resto della giornata esplorando uno di questi borghi e località nelle vicinanze, ognuno dei quali mette in risalto le diverse sfaccettature che caratterizzano la molteplice personalità della Toscana, dalle terme naturali ai borghi medievali, dai deliziosi vini al paesaggio da mille ed una notte.

Montecatini

Piccola località dal fascino liberty, Montecatini è una combinazione tra quella magia che caratterizza gli antichi borghi ed il piacere rilassante che si ottiene da una giornata trascorsa tra le calde acque termali. Vi è anche Montecatini Alto, parte della città ubicata in posizione dominante e caratterizzata da viuzze e vicoli che si snodano all’interno delle mura medievali, celando piccoli ristorantini e vedute sulla valle sottostante da togliere il fiato. Le terme di Montecatini sono molto antiche, erano già famose ben prima del 1800, quando la località divenne una destinazione chic e prestigiosa, frequentata spesso da nobili e celebrità provenienti da tutto il mondo.

Padule di Fucecchio

Il Padule di Fucecchio si estende su circa 2000 ettari di terreno, compresi tra le province di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca e Pisa. Questa vastissima zona umida di Toscana, la più grande persino di tutta Italia, ha giocato un ruolo strategico nel corso della storia locale ed oggi è un luogo affascinante dove poter ammirare da vicino l’impressionante varietà di flora e fauna che la caratterizza. E’ considerato un luogo eccezionale per gli amanti del bird watching ed offre innumerevoli opportunità per tutte le età per apprendere divertendosi, entrando in stretto contatto con la natura. Ulteriori informazioni sulle attività organizzate sulla loro Pagina Facebook.

Strada del Vino e dell'olio del Montalbano

La strada del vino chiamata "Strada del Vino e dell'olio del Montalbano" o talvolta, più semplicemente “Le colline di Leonardo (da Vinci)” ti condurrà in uno straordinario viaggio alla scoperta dei vigneti e degli oliveti che si susseguono armoniosamente sulle colline da Cerreto Guidi a Vinci e fino al Padule di Fucecchio, durante il quale potrai assaggiare e degustare le varietà di vino ed olio qui prodotte, oltre che quelle dei circostanti Colli Fiorentini. Quest’area produce il Chianti Montalbano DOCG, Bianco della Valdinievole DOC, Vin Santo della Valdinievole, Bianco Empolese DOC ed altri vini di Cerreto dall’Indicazione Geografica Tipica (IGT). L’olio di oliva locale, famoso per le sue proprietà organolettiche e l’alto valore nutritivo, è il famoso extra vergine IGP Toscano “Montalbano”. Segui i prossimi eventi sulla loro Pagina Facebook.

Via Francigena

Ha inizio a Canterbury e prosegue in quei paesi che oggi tutti conosciamo come Inghilterra, Francia, Svizzera ed Italia: la Via Francigena era un tratto fondamentale di quella rete di strade ed itinerari che i pellegrini erano soliti seguire per raggiungere i propri santuari spirituali. Era composta, al periodo, da circa 1800 km di strade bianche, percorse solitamente a piedi o, in alcuni casi, a cavallo o in carrozza. Cerreto Guidi trasse immensi benefici dalla sua posizione, essendo ubicata tra Altopascio e San Miniato, e si offrì sempre per dare ospitalità e cure ai più bisognosi.

Come arrivare

Se atterri a Firenze all’aeroporto Amerigo Vespucci, puoi prendere la navetta per la stazione dei treni di Santa Maria Novella ed una volta qui, uno degli autobus Lazzi per Empoli, dove dovrai cambiare e prendere un altro Lazzi o un autobus Copit per Cerreto.

Se viaggi in auto, ti consigliamo di prendere l'A1 ed uscire a Firenze-Signa, per poi seguire le indicazioni per la superstrada Firenze-Pisa-Livorno (FI-PI-LI). Esci poi a Empoli Ovest e segui le indicazioni per Cerreto.

Questa incantevole località toscana offre svariate attività pensate per le famiglie con i bambini e per i turisti ansiosi di scoprire le meraviglie del paesaggio rurale: che tu voglia visitarne la monumentale architettura, degustarne gli squisiti vini o partecipare agli eventi storici, Cerreto Guidi è una di quei posti che vale sempre la pena visitare.


Autore: Donna Scharnagl

Ho messo piede in Italia per la prima volta più di 25 anni fa ed ancora non ho trovato un buon motivo per andarmene. Dell'Italia amo il cibo, la cultura, la storia, l'arte, i paesaggi...ho menzionato già il cibo?! Mi definisco una studentessa a lungo termine. E così ho imparato che gli italiani hanno storie che vale la pena di ascoltare, storie che dipingono un quadro che mostra come il duro lavoro forgi il carattere, come la vita sia fatta di alti e bassi e quanto sia bello ridere.



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