Mugello: il gioiello verde della Toscana

In questo B&B a gestione familiare, tutto è cominciato come un sogno quasi impossibile da realizzare, per continuare la vecchia tradizione agricola di famiglia. Una terra bellissima, ricca e fertile da coltivare. Ed è stato subito amore a prima vista, quando i proprietari sono arrivati qui con degli amici ed hanno trovato la loro nuova casa in Italia. Agriturismo "La Topaia", infatti, sembra essere una sintesi di tutte le loro passioni: la terra, la cucina e, per caso, la possibilità di condividere i loro preziosi tesori con persone provenienti da tutte le parti del mondo.

L'agriturismo è incastonato in un piccolo angolo di paradiso, dietro le soffici e sinuose colline del Mugello ed i campi di girasoli di un giallo scintillante e luminoso, dove il silenzio è interrotto soltanto dai suoni della natura e, di tanto in tanto, dal coinvolgente rumore di macchine del vicino circuito, per cui il Mugello è famoso in tutto il mondo.

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Matteo, il figlio dei proprietari, mi ha accompagnata in una visita veloce della tenuta: quel giorno, infatti, erano tutti impegnati con un sacco di ospiti che arrivavano e partivano, ma nonostante il breve tempo trascorso insieme, sono riuscita a carpire il suo vivo entusiasmo, non tanto per la storia dell'agriturismo e dell'edificio che lo ospita (di cui è veramente ricco) o per la semplicità strutturale ed architettonica (che non potrete fare a meno di apprezzare), quanto piuttosto per l'originalità delle idee con cui è stato  realizzato il B&B, un luogo dove le necessità ed i desideri degli ospiti sono davvero posti in primo piano, come testimoniano le piccole sorprese che mi ha mostrato de La Topaia.

Curiosità storiche

Quando finalmente ci siamo tutti seduti nell'angolo dedicato alle colazioni - una stanza non troppo grande, con un grazioso caminetto in pietra, pareti decorate ed abbondante luce naturale - ho cominciato con il voler soddisfare la mia prima curiosità: il nome. Al primo approccio, è normale chiedersi se davvero ci sia una storia dietro...in realtà una storia c'è, ma non spiega comunque  come mai quest'agriturismo si chiami La Topaia. Le prime informazioni svelate sulla casa rivelano che probabilmente è servita come piccolo forte spagnolo sulla strada per Firenze. Ma i documenti rimangono sul vago a questo proposito e sembra che le informazioni siano difficili da verificare. Ad ogni modo, vi sono lo stesso delle curiosità storiche legate all'agriturismo che possono essere documentate: due poeti che trovarono l'amore in una villa estiva toscana abbandonata.

Avevo solo tre domande per Daniela: qual'è stata la sorpresa più grande ed inaspettata che hai trovato nella casa quando hai cominciato a ristrutturarla? "Quando abbiamo cominciato i lavori di uno dei locali principali, abbiamo trovato una parte di un affresco raffigurante La Madonna" Mi aspettavo un'ulteriore spiegazione, perchè questa di per sè non è una grande scoperta, vi sono moltissimi posti adornati con affreschi - e mi ha spiegato che la posizione era insolita, l'opera che hanno trovato era vicina al pavimento e sembrava parzialmente coperta.

Questo voleva dire che il pavimento non era il "vero" pavimento, e fu proprio così che la bizzarra - ma vera - planimetria della villa venne alla luce, mostrando come fosse stata costruita più e più volte nel corso degli anni.

Colori caldi e vivaci

L'arredo è un eclettica combinazione di colori ed elementi tipici di varie culture. Il mobilio è quello tradizionale toscano, ma i colori sono forti ed accesi, dai toni peculiari che ricordano con discrezione che, nonostante la famiglia abbia radici italiane, ha strascorso molto tempo all'estero, portando un pò del fascino straniero con sè al suo ritorno in patria. In particolare, ho apprezzato molto i bagni, spaziosi, eleganti ma non pretenziosi e soprattutto puliti.

Matteo ha tenuto a sottolineare che agli ospiti vengono offerti prodotti da toilette in omaggio fatti con l'olio di oliva locale, un regalo speciale. Le camere sono situate al primo e secondo piano e sono accessibili da scale in classica pietra, tipiche delle case toscane.

Soluzioni a misura di famiglia

Ciò che mi è piaciuto in particolare è il modo con cui sono state organizzate le camere. Le prime che sono riuscita ad intravedere mentre venivano preparate per i nuovi ospiti che stavano per arrivare erano due camere matrimoniali collegate da una porta in comune. Matteo mi è sembrato alquanto soddisfatto di questa soluzione:

"Spesso le famiglie viaggiano con bambini piccoli e chiaramente non li vogliono lasciare da soli, ecco perchè abbiamo deciso di creare queste due stanze e sistemarle all'occorrenza come due camere private o come suite con due camere."

La soluzione perfetta per garantire a chiunque la privacy necessaria, sia ai bambini - che possono dormire per conto loro - che ai genitori, che possono godere di un pò di romantico relax.

Poi mi ha mostrato le due mini suites, che a prima vista sembrano camere da letto di grandi dimensioni con un comodo tavolinetto per quattro - fino a quando Matteo non ha aperto un'altra - ma solo in apparenza - cassettiera che ha rivelato ciò che è in realtà: un cucinotto. Anche questa è una soluzione perfetta per coloro che viaggiano al risparmio e vogliono prepararsi uno snack al volo o qualche bocconcino prelibato.

Sia Daniela che suo figlio mi hanno subito parlato del loro piano originale di dedicarsi all'agricoltura - cosa che tuttora stanno cercando di realizzare, il cui risultato al momento sono i 36 ettari di terra coltivata a frutta e grano. Di recente sono stati aggiunti altri due ettari di uva per la produzione di un delizioso Merlot. La famiglia - che ha impostato la propria filosofia in un'ottica eco-sostenibile - partecipa all'inziativa della regione toscana volta a minimizzare la quantità di prodotti chimici usati nei processi di coltivazione. Immagino che la passione di Daniela per la cucina abbia, almeno in parte, spinto la famiglia a scegliere di coltivare la terra in questo modo.

Tripudio di tradizioni culinarie

Seconda domanda: Sapendo che Daniela ha trascorso la sua infanzia all'estero, mi sono chiesta... Dov'è che ha imparato a cucinare? "Sono cresciuta in una famiglia italiana all'estero, ma le ricette locali e le tradizioni culinarie del Mugello le ho imparate qui. Amo cucinare ed amo sperimentare i sapori tradizionali, è come se per me sia una cosa naturale." La sua pasta e le sue lezioni di cucina sono semplicemente da provare! E' stato predisposto un gazebo coperto, perfetto per mangiare all'aperto degustando i sapori naturali e genuini del Mugello.Vi è anche un bar coperto di fianco alla piscina, dove poter leggere il giornale, bere qualcosa d fresco o fare uno spuntino.

Infine, la mia ultima domanda: Dato che non eravate intenzionati sin dall'inizio ad intraprendere un'attività agrituristica, sarei curiosa di sapere... Qual'è stata la vostra sorpresa più grande dopo aver aperto l'agriturismo? Daniela ha prima guardato suo figlio, e dopo me "...che le persone vengono da ogni parte del mondo per vedere il Mugello!" E la sua voce ne è stata la conferma! Per loro è ovvio il motivo per cui le persone dovrebbero venire nel Mugello, ma il fatto che tutto il mondo - persino un luogo lontano come il Sud Africa - sia d'acordo con loro e si presenti alla loro porta...è una piacevole sorpresa!

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Questo è un Articolo Sponsorizzato ma riflette l'esperienza ed opinione personale dell'autore. Per dettagli »