A Pisa in treno da Firenze: una gita breve, anche per i più piccoli
Era un po’ di tempo che non viaggiavamo, almeno non quanto ci piace. L’arrivo del nostro terzo bimbo ed il lungo periodo pandemico ci hanno resi un po’ più casalinghi, e dopotutto dietro a DiscoverTuscany ci sono una mamma (Lourdes) e un babbo (me, Stefano). Questa estate, poco prima che riaprissero le scuole, abbiamo deciso che era il momento giusto per una gita con Nico e Willy (4 e 6 anni) e la principessa Sophie di 11 appena compiuti.
Abbiamo scelto Pisa per ripartire: facile e veloce da raggiungere da Firenze e con l’obiettivo preciso di vedere la “torre che pende e mai casca giù” (speriamo) ma soprattutto di mangiare la cecina!
Con in più l’avventura di andare in treno per la prima volta per i più giovani, e per noi di testare la resistenza loro (e nostra) ad una gita fuori porta.
Abbiamo anche avuto modo di sperimentare la novità recentemente introdotta da Trenitalia sui biglietti, che – acquistati su https://www.trenitalia.com/ – richiedono un check-in (come per gli aerei) da fare tramite app, in giornata, entro l’orario di partenza del treno. Abbiamo apprezzato i nuovi treni regionali che ora hanno nomi come “Blues”, “Rock”, “Jazz” e “Pop”. Moderni, puliti, con abbondanza delle immancabili prese per ricaricare i telefonini. Fra Pisa e Firenze ci sono treni ogni mezz’ora circa, così abbiamo ampia scelta.
Forti dell’entusiasmo della truppa, siamo riusciti a partire di buon ora e senza troppi “Siamo arrivati? Quanto manca?” durante il tragitto che da Firenze Santa Maria Novella ci porta a destinazione precisamente in 1 ora. Poco prima delle 9 siamo già a Pisa, in una bella giornata di settembre, con il sole nascosto da qualche nuvola e una temperatura ideale.
Dalla stazione è facile e relativamente veloce raggiungere Piazza dei Miracoli con una passeggiata di circa 2 km. Ci dirigiamo verso Corso Italia, la via dello shopping, ma non prima di esserci fermati ad ammirare il murale Tuttomondo di Keith Haring, apprezzato anche dai nostri artisti in erba.
Procediamo con calma, facendo tutte le pause necessarie. Mille cose attirano l’attenzione dei più giovani, e non sono necessariamente quelle per cui mezzo mondo viene a visitare Pisa 😉
Passiamo dal Ponte di Mezzo, piazza Garibaldi, Borgo Stretto, tutti posti che conosco bene avendo studiato a Pisa e che rappresentano un po’ il cuore della città. Pensando già a dove andremo per pranzo passiamo anche da quella che era la mia pizzeria preferita ai tempi dell’università: Il Montino… ma è chiuso! Argh. 🙁
Sarà per la prossima volta…
In meno di un’ora arriviamo in Piazza dei Miracoli, già piena di gente e con una lunga fila per salire sulla Torre Pendente. La vista della piazza è di grande impatto, ed è sempre bello tornarci, anche per una visita un po’ veloce come oggi. E’ possibile visitare il duomo gratuitamente, ma adesso serve il biglietto perché le visite sono scaglionate… e quindi per il nostro turno dovremmo attendere più di due ore. Decidiamo di non mettere troppo a dura prova i più piccoli. Con più tempo a disposizione è bello e interessante visitare Duomo e Battistero, passeggiare sulle mura, il museo delle Sinopie o la Torre Pendente (dove non sono ammessi bambini di età inferiore agli 8 anni)… aspetteremo la prossima occasione, con più tempo a disposizione.
In compenso ci scateniamo con le foto di famiglia: immancabile quella a “reggere” la Torre. Tra l’altro farla bene non è così facile!
Sostenere la Torre di Pisa fa venire fame e si è fatto mezzogiorno: è tempo di passare alla parte B del nostro piano: Pizza e Cecina. Avevo dato un’occhiata alle pizzerie più raccomandate e in zona, ai Bagni di Nerone, vicinissimo alla Torre, c’è la Pizzeria Le Mura, che ha appena aperto per pranzo. Ne approfittiamo e ci facciamo portare un bel vassoio di cecina appena sfornata! Buonissima, perfetta come si trova solo da queste parti, cioè in prossimità della costa (a Livorno la chiamano torta). Buona anche la pizza, anche se più nella norma.
Sulla strada del ritorno, sempre all’insegna della calma, ci fermiamo un po’ a riposare nella grande piazza alberata dedicata ai “Martiri della Libertà”, di fianco a Borgo Stretto, e poi, per non farsi mancare niente, i più giovani si concedono un gelato alla Bottega del Gelato, in piazza Garibaldi.
La mezza giornata che avevamo preventivato per questa nostra prima gita è trascorsa ed è tempo di riprendere il treno, finché l’entusiasmo è ancora alto.
Ci ripromettiamo di tornare a Pisa non appena sarà possibile visitarla, come merita, con più calma, possibilmente dedicandole un paio di giorni.
Intanto però, è stato bello tornarci!
About Stefano Romeo
Stefano is a native from Florence but with a quarter of Sienese blood in his DNA and many years living in Pisa is a true Tuscan. He is still learning that his homeland has many corners and hidden gems he has to discover, ones he particularly enjoys seeing from the saddle of his bike.