A Firenze si sa che le cose da vedere sono quasi infinite. A volte è quasi impossibile tenere il passo di mostre, aperture straordinarie, inaugurazioni e altro, tanto è grande il patrimonio storico-artistico della città.
Ieri però abbiamo avuto la possibilità di visitare una bellissima collezione nascosta della Galleria degli Uffizi. Grazie ad un’iniziativa dell’associazione Amici degli Uffizi per tutto il mese di Marzo è possibile visitare gratuitamente la sconosciuta e preziosa Collezione Contini Bonacossi, che conta capolavori unici.La Collezione Contini Bonacossi fa parte del patrimonio degli Uffizi e si trova in un anonimo palazzo in via Lambertesca, di fronte all’Accademia dei Georgofili. L’attuale allestimento nell’antico edificio degli staffieri risale al 1993, dopo essere stata spostata dalla Palazzina della Meridiana di Palazzo Pitti.
Il Conte Alessandro Contini Bonacossi fu un grande collezionista e commerciante d’arte che lavorò e visse a lungo in Spagna, fino a quando negli anni ’20 si trasferì prima a Roma per poi tornare a Firenze pochi anni dopo. Alla sua morte negli anni ’50 era la sua volontà donare la sua intera collezione alla città di Firenze. Dopo anni di dibattimenti legali tra lo Stato e gli eredi, un terzo della collezione viene acquisita dagli Uffizi nel 1969.
Viene isituita una commissione di esperti e storici dell’arte per selezionare le opere da destinare alla Galleria. Il criterio usato per la selezione era quello di colmare le lacune presenti nella raccolta del museo, scegliendo così arredi, dipinti, maioliche e statue di inestimabile valore storico artistico.
La Collezione Contini Bonacossi conta quindi capolavori di artisti toscani del calibro di Cimabue, Agnolo Gaddi e Andrea del Castagno. Ma anche importanti artisti stranieri e italiani come Goya e El Greco, Veronese, Tintoretto e Bernini.
Tra le opere di rilievo la Madonna col bambino e santi di Andrea del Castagno. Questo affresco fu staccato dalla Cappella di Andrea de’ Pazzi del Castello del Trebbio a Molino del Piano vicino a Firenze. E’ considerata uno dei capolavori dell’artista fiorentino, per l’armonia e i colori che rendono l’affresco un capolavoro del Rinascimento.
La Madonna della Neve del Sassetta (artista senese rinascimentale) è di particolare pregio per la combinazione di elementi innovativi rinascimentali, come l’uso della prospettiva e i due angeli sopra la Madonna, e il ritorno alla tradizione pittorica trecentesca dello sfondo d’oro e della plasticità delle figure.
Altro capolavoro è sicuramente il San Girolamo di Giovanni Bellini (detto Giambellino) della fine del Quattrocento. Il Santo è raffigurato nel deserto, vestito di stracci mentre è intento a leggere. Sullo sfondo si vede una città, che è chiaramente identificabile con la città di Ravenna, che il pittore probabilmente visitò durante il suo viaggio dal Veneto alle Marche. Ciò che però colpisce sono la natura e gli animali, dipinti con grande realismo nei minimi dettagli.
Ma la Collezione non conserva solo dipinti e quadri, bensì anche pregiati arredi tra cui bellissimi cassoni nuziali, superbe maioliche, tra cui 11 tondi robbiani raffiguranti alcuni stemmi, e statue.
Tra queste spicca sicuramente il San Lorenzo sulla Graticola di Gian Lorenzo Bernini. Questo studio marmoreo è una delle poche opere a Firenze di questo grande artista barocco e si tratta probabilmente di uno studio per la realizzazione di un’altra opera. Il viso del giovane si pensa sia l’autoritratto dello stesso Bernini, che utilizzava se stesso come modello.
Proprio al fine di valorizzare questi tesori nascosti durante tutto il mese di Marzo vengono organizzate visite gratuite alla Collezione Contini Bonacossi che normalmente è chiusa per mancanza di personale. Le visite in italiano vengono fatte il mercoledì e il venerdì alle 9.30 e alle 11.30, il giovedì alle 14.00 e alle 16.15. Possono essere prenotate recandosi al Welcome Desk degli Amici degli Uffizi oppure telefonando direttamente all’associazione al 055/284034 dalle 10 alle 17.
Sicuramente una bella iniziativa da non perdere per scoprire i capolavori segreti di Firenze! Se c’e’ abbastanza interesse nell’iniziativa si spera che le visite saranno offerte anche oltre il mese di marzo.