Il MAEC è situato nello storico Palazzo Casali (o Palazzo Pretorio, risalente al XIII secolo) e riunisce il Museo della Città Etrusca e Romana di Cortona ed Museo dell'Accademia Etrusca.
Il percorso museale si sviluppa sui quattro piani del Palazzo, di cui due sotterranei, un tempo adibiti a carceri. Per visitare bene tutte le sale vi consigliamo di considerare almeno un' ora e mezzo di tempo.
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Il percorso inizia dai sotterranei, che ospitano il Museo della Città Etrusca e Romana di Cortona.
Le prime sale introducono i visitatori alla preistoria in Valdichiana con resti fossili di animali preistorici ritrovati attorno al 1960 nella zona di Farneta. Durante gli scavi furono ritrovati anche fossili di grossi mammiferi, tra cui palchi di Megaceroides obscurus, frammenti di Hippopotamus, e una coppia di grossi molari di Mammuthus meridionalis, conservati nel museo, ed i resti di un elefante di più di 4 metri visibili invece al Museo Archeologico di Firenze.
Proseguendo nella visita delle sale, si possono vedere numerosi reperti dal Paleolitico all'età del Bronzo fino all'età del Ferro (tra cui cuspidi di frecce in pietra ed in bronzo, manufatti in bronzo e rame e frammenti di ceramiche).
Le sale 4, 5 e 6 sono dedicate ai reperti ritrovati nelle tumuli (tombe etrusche) di Camucia e del Sodo (due delle principali aree archeologiche della zona), conosciute anche come "I Meloni". I corredi funerari ritrovati ci mostrano lo stile di vita e dell'opulenza degli antichi principes, che venivano sepolti con vasi, olle, calici, pezzi di orificeria ed oggetti a protezione del defunto e che lo accompagnassero nell' aldilà.
Sono veramente tanti i reperti visibili, recuperati anche dalle necropoli delle zone di Trestina, Bettolle e Foiano della Chiana. Particolarmente belli i mosaici provenienti dalla Villa di Ossaia a La Tufa.
I piani nobili del Palazzo ospitano il Museo dell' Accademia Etrusca, il cui allestimento non segue un ordine cronologico o tematico, ma attraversa le tappe dello sviluppo dell' Accademia, dalla sua fondazione (avvenuta nel 1727) fino ad oggi.
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Fanno parte di queste collezioni numerosi libri, manoscritti, reperti antichi, oggetti d'arte e artigianato, raccolti dai fondatori dell' Accademia oppure lasciati in donazione. Tra i dipinti esposti, si possono vedere le opere di alcuni artisti toscani tra il XIII e il XIX secolo, tra cui segnaliamo il pittore cortonese Luca Signorelli (il suo tondo della Vergine con il Bambino circondata da Santi è uno dei dipinti più interessanti).
Una piccola sala del museo è riservata ad un reperto molto particolare: un bellissimo lampadario in bronzo di origine etrusca risalente al V-IV sec. a.C., rinvenuto nella campagna di Cortona.
Tra le collezioni dell' Accademia spicca quella egizia, frutto della donazione di Monsignor Corbelli, delegato Apostolico per la Siria e l'Egitto, nativo di Cortona. Tra gli oggetti di provenienza egizia vi sono una preziosa piccola imbarcazione, raffigurante il defunto nel suo viaggio verso l' aldilà, due mummie ben conservate e due sarcofagi riccamente dipinti.
Il MAEC è accessibile ai disabili, che possono utilizzare l' ascensore ed i minilift per spostarsi da un piano all' altro del Palazzo. Alla biglietteria è inoltre presente una guida BRAILLE e nel percorso museale sono state allestite delle piccole postazioni tattili pensate apposta per le persone non vedenti.
Per chi desidera maggiori informazioni: il sito ufficiale del MAEC .