Il 17 giugno è la festa di San Ranieri, il patrono di Pisa, un giorno ricco di celebrazioni per la città. Se non ci sei mai stato e hai l’opportunita di andarci, non perdere l’occasione - non te ne pentirai, bensì avrai il piacere di ammirare la città vestita a festa e di respirare un’atmosfera gioiosa.
L’evento principale si svolge nel tardo pomeriggio del 17 giugno. I quattro rioni della città si sfidano l’un l’altro nella Regata in Arno a celebrare l’antica tradizione nautica pisana.
Ogni rione ha il suo colore:
Bianco + blu per Santa Maria
bianco + giallo per San Francesco
bianco + verde per Sant’Antonio
bianco + rosso per San martino
La gara si svolge su una distanza di 1,500 metri lungo le acque dell’Arno contro corrente. La competizione ha inizio vicino al ponte sul quale passano i treni per attraversare il fiume e finisce davanti a Palazzo Medici vicino Ponte della Fortezza. Le barche hanno posti fissi e un equipaggio di 8 rematori, un timoniere e un “montatore”, sono costruite secondo lo stile tipico delle fregate del mediceo Ordine di Santo Stefano Papa e Martire un ordine militare fondato nel 1561.
La vittoria non dipende da chi arriva prima al traguardo bensì dall’abilità e agilità del montatore, un arrampicatore che sale su per la fune per andare ad afferrare la bandiera giusta in cima a un asta di 10 metri, sistemata su una barca ancorata alla linea del traguardo. Non è complicato come sembra! :)
Noi ci siamo stati alla Regata di San Ranieri e volevamo condivederlo con voi!
Ho parlato di bandiera giusta perchè ce ne sono tre in cima al palo, tutte di colore diverso. La blu rappresenta la vittoria, la bianca il secondo posto, la rossa il terzo. L’ultimo montatore rimane senza bandiera e riceve come premio di consolazione un paio d’oche, come vuole la tradizione che si rifà alle origini della gara stessa. Nel passato, nel 13° secolo circa, vi erano più competizioni sia sulla terra che in acqua durante la festa dell’Assunzione e oltre al palio i vincitori ricevevano come premio degli animali: buoi, pecore, maiali, galli che rappresentavano le vincite migliori, mentre le oche erano considerate di poco valore.
Consigliamo
Se stai pensando di partecipare alla Regata di San Ranieri ti consigliamo vivamente di arrivare a Pisa il giorno precedente (assicuratevi di riservare un hotel per la notte almeno qualche giorno prima) per assistere anche alla Luminara e ai fuochi d’artificio, gli altri eventi che si svolgono durante la festa in onore di San Ranieri. Così renderai omaggio al Santo come un vero e proprio cittadino pisano.
Le regate in Arno si svolgevano solamente dutante i periodi pacifici. I giochi infatti si interruppero in tutta la città durante la dominazione fiorentina, la tradizione è stata recuperata solamente nel 1635 per la festa dell’Assunzione. San Ranieri era diventato patrono 3 anni prima e molti dei giochi furono spostati durante questo giorno di festa.
La Regata ha mantenuto le sue caratteristiche origniarie nonstante il passare dei secoli. Assistere oggi alla competizione significa venire a contatto con tradizioni ben radicate. E’ dal 1737 che la Regata ha luogo nella stessa parte di fiume Arno, con il traguardo nell’attuale posizione e con la nave e le bandiere posizionate alla fine del percorso.
Questa particolare disposizione della regata richiama la vittoriosa Battaglia di Lepanto 1571, nella quale l’Ordine di Santo Stefano vinse combattendo contro gli Ottomani. La flotta dovette salire sulla nave degli “infedeli” e conquistare lo stendardo che si trovava in cima all’asta. Stendardo che oggi è ancora conservato dai pisani nella Chiesa dei Cavalieri in Piazza dei Cavalieri, un’importante e splendida piazza di Pisa, sede anche della Normale (tra le più prestigiose università d’Italia).