Il Museo Civico è situato proprio nel cuore della città, dentro il Palazzo Pubblico in Piazza del Campo. Il Palazzo Pubblico è ancora utilizzato per la sua funzione originale e contiene gli uffici e le sale del consiglio comunale. Dall'entrata principale si accede al Cortile del Podestà, dove si trova anche l'ingresso al museo e alla Torre del Mangia, dalla quale si può ammirare una splendida vista dopo aver salito più di 400 scalini. In fondo al cortile si trova la biglietteria comunale, accanto all'ingresso del Teatro dei Rinnovati.
Consiglio vivamente la visita al Museo Civico come una delle attrazioni principali della città, anche se visiti la città solo per un giorno e ovviamente è d'obbligo se rimani per più tempo. Circa un'oretta può bastare per vedere le opere principali che questo museo conserva sulle sue pareti. In questo articolo, presento le opere maggiori, ma visto che praticamente tutte le pareti del palazzo sono coperte di affreschi, la visita offre molto di più!
Pitture con un messaggio per i cittadini
Per capire il significato delle opere, è utile sapere qualcosa della storia di questo edificio. Il Palazzo Pubblico è stato costruito tra la fine del 13° e i primi decenni del 14° secolo durante il governo dei Nove, chiamato così per i suoi nove rappresentanti dei cittadini provenienti dalla classe media che governavano insieme (non dalle famiglie nobili). I nove governatori rimanevano in carica per due mesi e non lasciavano mai il palazzo durante questo periodo, cosi da non essere influenzati da nessuno. Una delle sale più importanti viene chiamata infatti la Sala dei Nove, dove ricevevano i visitatori. Così il messaggio sociale delle pitture doveva essere molto chiaro.
Ciclo di affreshi sul Buono e Cattivo Governo
La Sala dei Nove conserva forse la principale attrazione del museo, il ciclo di affreshi sul Buono e Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti. Le scene che coprono tre pareti della stanza sono eccezionali per la storia dell'arte dell'epoca raffigurando soggetti laici e non religiosi. Il governo dei Nove voleva dimostrare tramite l'allegoria della figura della Giustizia come la città e la campagna circostante funzionano durante un governo giusto (buon governo) e come sarebbe invece se fosse il contrario (cattivo governo). Sfortunatamente, la parte del cattivo governo è molto danneggiata e solo in parte visibile.
Sedendosi sulle panchine intorno alla stanza il visitatore può osservare con calma tutti i dettagli curiosi della vita cittadina del tempo. Il paesaggio della campagna dipinto non è molto differente da quello attuale con le vigne e gli oliveti.
Sala del Mappamondo: Guidoriccio e la splendida Maestà
La Sala del Mappamondo è la sala più grande del museo, chiamata così per un grande mappamondo che un tempo era appeso sulla parete, dove ora sono visibili solo delle tracce. Nella parte alta della parete c'è il famoso cavaliere con il suo cavallo, Guidoriccio da Fogliano, con due fortificazioni e un bellissimo cielo blu sullo sfondo. Nell'altra parte della stanza si può ammirare un altro affresco di Simone Martini, la sua magnifica Maestà, la Madonna in trono con il bambino, circondata da angeli e santi. I quattro santi in prima fila in basso sono i protettori della città.
Visita con bambini
Recentemente ho visitato il Museo Civico con una guida dedicata ai bambini con mio figlio. Le figure vivaci dei dipinti contengono molti dettagli che sono divertenti da scoprire con i bambini, e quindi il Museo Civico è una buona scelta se si viaggia con i bambini (leggete altri consigli per visitare Siena con bambini). E non dimenticare di fare un salto alla terrazza panoramica, raggiungibile dall'ultimo piano del palazzo.