Avere l'acqua è sempre stato un problema
Siena, che è costruita sulle colline ed è senza una fonte naturale tipo un fiume, come in tante altre città. Per questo i senesi hanno sempre lavorato duro per portare l'acqua dentro le mura. Camminando sulle strade di questa città medievale ammirando i suoi bei palazzi, è interessante sapere che sotto la città c'è un sistema di gallerie sotterranee lunghe chilometri, i bottini, che sono stati costruiti durante i secoli e che hanno portato l'acqua dalle campagne circostanti fin dal 12° secolo.
A quei tempi risale anche la leggenda sul fiume sotterraneo, la Diana, che i senesi hanno continuato a cercare per secoli. Oggi questo leggendario fiume dà nome all'associazione che si occupa dei bottini e di tutta l'eredità dell'acqua a Siena.
Molte fonti hanno strutture architettoniche monumentali per sottolineare l'importanza del luogo. Le classiche fonti del 13° e 14° secolo, come Fontebranda, hanno tre vasche situate ad altezze differenti per servire gli usi diversi. L'acqua più pulita della prima vasca era usata per bere, la seconda vasca per abbeverare gli animali e la terza forniva l'acqua per lavare i panni.
Suggerisco di visitare le fonti principali mentre passeggiate nel centro storico, ma ne segnalo anche alcune meno conosciute e più difficili da trovare.
Fonte Gaia
la gioia dell'acqua e la bellezza dell'arte nel cuore della città
Non c'è luogo migliore per iniziare a esplorare le fonti di Siena che Fonte Gaia nel pieno cuore della città in Piazza del Campo. La gioia dei cittadini che testimoniavano per la prima volta l'arrivo dell'acqua in piazza nel 1346 ha dato questo nome alla fonte pubblica più importante della città. Per far accadere questo, era stata realizzata una grande opera idraulica con una lunga galleria per portare l'acqua fino a questo sito abbastanza elevato della città. All'inizio del secolo successivo, completato nel 1419, la fonte venne decorata con le sculture di un importante maestro del Rinascimento senese Japopo della Quercia. Le sculture che si possono ammirare oggi sono tuttavia copie realizzate nel 19° secolo, dato che le originali nel tempo si erano danneggiate e oggi conservate nel Museo di Santa Maria della Scala.
Fonte del Casato
la fonte segreta tra le case
Non così significativa dal punto di vista artistico, ma curiosa per la sua posizione in mezzo alle case circostanti è la Fonte del Casato, poco distante da Piazza del Campo. Prendete Via Casato di Sopra e proseguite finchè si trovano delle scale sulla sinistra all'angolo di Vicolo della Fonte. Dietro l'angolo la sorpresa, ripide scale che scendono alla fonte nascosta!
Fontebranda
la più grande delle fonti
La più antica e la più famosa delle fonti medievali è Fontebranda con la sua struttura imponente per proteggere le vasche. Fontebranda è situata in una bella posizione nella vallata sotto la basilica di San Domenico e il Duomo sulla collina di fronte e può essere ammirata da più punti della città. Si può raggiungerla scendendo Via Fontebranda dal centro o dal parcheggio S. Caterina da dove si arriva praticamente di fronte alla fonte salendo verso il centro. Come curiosità, Fontebranda è stata anche menzionata da Dante nel suo Inferno.
Fonte Nuova d'Ovile
un tesoro di eleganza gotica
Nella parte opposta della città, vicino all'omonima porta, si trova Fonte Nuova d'Ovile. La fonte originale più antica rimane fuori dalle mura cittadine in una posizione non facilmente raggiungibile e per questo la fonte viene chiamata nuova. L'aspetto di questa "nuova" fonte con le sue arcate gotiche è molto elegante e visto che questa tranquilla parte della città offre molte stradine caratteristiche da esplorare, vale la pena arrivarci.
Fonte delle Monache
una passeggiata nella periferia della città nel mezzo al verde e panorama mozzafiato
Se avete già visto tutte le fonti principali della città e conoscete tutte le strade più frequentate, suggerisco di visitare un luogo del quale anche molti senesi ignorano l'esistenza e che merita anche solo per la bellezza del panorama.
Per visitare la Fonte delle Monache:
Via delle Sperandie, 47
53100 Siena
Bisogna prenotare presso l'associazione la Diana. Scrivete un email con il numero delle persone per la visita, un nome per contattare e un numero di telefono. http://www.ladianasiena.it/
Arrivate fino a Porta San Marco e prima di uscire girate a sinistra proseguendo fino all'angolo di Via delle Sperandie dove trovate di fronte una piccola porta nel muro. Entrate e dopo pochi metri prendete il sentiero sulla destra che scende tra gli olivi fino ad arrivare alla fonte che rimane un po' nascosta scavata nella roccia dentro la scarpata. Fonte delle Monache prende il suo nome dal vicino monastero delle suore benedettine, che la raggiungevano tramite una galleria privata sotterranea rimanendo così nascoste agli esterni. La fonte è in parte visibile dall'esterno, ma per una visita all'interno della struttura.
Godetevi della passeggiata e la visita alle fonte di Siena!