Alla scoperta dei cieli di Toscana
C'è sempre qualcosa di mistico nel guardare il cielo di notte che piano piano si riempie di stelle, qualcosa che trasmette stupore e maestosa ammirazione. Il Planetario del Casentino è una struttura piccola ma completamente funzionante, pensata e realizzata per studiare le stelle ed insegnare alle generazioni future come leggere il cielo di notte, ricreato grazie alla generosa donazione dell'Istituto e Museo di Storia e Scienze di Firenze al Parco Nazionale del Casentino, dove è stata ubicata questa struttura permanente - e più precisamente, nella cittadina di Stia - con un'area di osservazione sia interna che esterna.
La Tradizione di Guardare le Stelle
Una delle notti più famose in cui si è soliti guardare le stelle è senz'altro quella del 10 agosto, più comunemente conosciuta come la "Notte di San Lorenzo" (o anche "Lacrime di San Lorenzo"), durante la quale chiunque si trova con il naso all'insù per cercare di vedere una stella cadente, carpendone il fugace attimo per esprimere un desiderio...per molti coincide anche con l'inizio delle ferie estive o quantomeno del ponte di ferragosto (15 agosto). Secondo la leggenda, San Lorenzo era uno dei sette diaconi del Papa Sisto II che divennero martiri durante la persecuzione dell'Imperatore Valeriano nel 258 AC. Il planetario organizza diversi eventi durante l'estate, come "la notte delle stelle cadenti", durante la quale si impara a saper guardare il cielo e viene spiegato il perchè del fenomeno: accade quando la terra passa attraverso un fiume di detriti - o sciame meteorico - chiamato Perseidi. Apparentemente, i primi anni delle Perseidi, le stelle cadenti erano accompagnate da un bagliore rossastro, che divenne noto con il nome di "lacrime di sangue" che San Lorenzo piangeva ogni anno nel giorno della sua morte. Sebbene la notte di San Lorenzo sia tradizionalmente associata al 10 di agosto, con il movimento dell'asse terrestre, la maggior parte delle meteore sono visibili soprattutto nei giorni 12 e 13 di dello stesso mese.
Ad onor di questo evento e di molti altri tenuti durante il corso dell'anno, il Planetario del Casentino organizza anche mini seminari per spiegare che cosa sia esattamente una meteora e mostrare la propria collezione, insieme ad una piacevole ed interessante ora in cui si spiega dove e quando cercare il fenomeno. Il modello Galileo III, realizzato dalle Officine Galileo di Firenze, ha oltre 70 anni ma è come una goccia nell'oceano se si pensa da quanto tempo le stelle sono nel cielo. Con l'utilizzo di una tenda a forma di cupola nell'edificio principale, il modello Galileo III proietta il cielo stellato permettendo, così, ai volontari dedicati ed allo staff del parco di introdurre grandi e piccini all'antica arte delle costellazioni, delle stelle e spiegare come il cielo influenzi ancora oggi l'uomo.
Adatto ad un Pubblico di Tutte le Età
Durante i mesi invernali, il Planetario è dedicato ad offrire lezioni e corsi agli studenti, identificandosi come importante risorsa educativa per tutti coloro interessati a studiare le stelle. A partire da marzo, apre le sue porte - ed il suo cielo! - ad un'ampia varietà di eventi notturni designati a mettere in luce le costellazioni importanti, i pianeti e le stelle facilmente visibili ad occhio nudo o con l'ausilio del telescopio, interessando un pubblico di tutte le età. Anche se questi eventi si svolgono in italiano, il cielo stellato è come una sorta di linguaggio universale, che può essere apprezzato da chiunque senza dover capire tutto nei minimi dettagli, perfetto per famiglie, ma anche per coppie o gruppi di amici.
E' consigliata la prenotazione anticipata ed alcune volte viene offerta una doppia "seduta" sotto il cielo stellato per permettere a coloro che sono veramente interessanti di scoprire di più su cielo sopra il Casentino. Vi è un biglietto - minimo - da pagare. Situato nel Parco Nazionale, il Planetario offre il contesto ideale per conoscere le stelle ed imparare a distinguerle di notte, dato che la contaminazione della luce, in quell'ambientazione, è ridotta al minimo.