Abbandonata nel Medioevo, bellezza medievale del sud della Toscana
La città di Sovana ha (fortunatamente) mantenuto inalterate gran parte delle sue caratteristiche principali - riuscendo ad evitare le ristrutturazioni in stile barocco che troppe volte hanno cambiato l'aspetto di molte chiese, monumenti e città di quest'area in Toscana. Più piccola se paragonata a Sorano o Pitigliano, è riuscita a preservare quel fascino che si respira in tutta la sua magia: il paesaggio, il cibo, il vino ed il Parco Archeologico Città del Tufo ti lasceranno a bocca aperta. Particolarmente adatta per coloro che non amano fare avanti e indietro per salire o scendere e visitare il centro storico, la cittadina si distende in una zona pianeggiante.
Una cultura da preservare
Se già hai un'infarinatura della storia di Sovana, una passeggiata per le viuzze del borgo ti darà una visione completamente diversa. Per farla breve, Suana (questo il nome originale) era una località dalle eccezionali capacità di ripresa e dal fortissimo desiderio di sopravvivenza. Nel VII° secolo AC era una florida cittadina etrusca, fu alleata di Vulci (una delle più grandi città-stato dell'Etruria) durante la battaglia contro l'espansione romana.
Quando, alla fine, furono costretti a sottomettersi ai Romani, Sovana divenne un "Municipium" e, sebbene fosse politicamente "romana", gli abitanti furono inspiegabilmente bravi a mantenere salda la propria cultura, il proprio retaggio artistico e linguistico fino al I° secolo AC, nonostante non fosse un'impresa facile, dato che i Romani erano solitamente molto "invasivi e distruttori" nelle loro conquiste.
Sovana è nota per essere una delle prime città ad esser diventate cristiane in tutta la Toscana, grazie all'opera dell'evangelista San Mamiliano nel IV° secolo. La storia del santo è accompagnata da una leggenda che parla di un tesoro, trasformata poi in un famoso romanzo: il Conte di Montecristo. Sovana, inoltre, ha dato i natali a Gregorio VII (c. 1015 – 25 maggio 1085 DC), inizialmente Ildebrando di Soana, che fu Papa dal 22 aprile 1073 fino alla sua morte nel 1085, famoso per esser stato uno dei maggiori papi riformisti della storia.
Nonostante possa sembrare che Sovana abbia sempre vissuto periodi di prosperità nella storia, ad un certo punto crollò irrimediabilmente e fu praticamente e totalmente abbandonata. Lasciata a se stessa, Sovana cadde in un lento ed inesorabile declino, dovuto in parte anche alle insidie delle malattie della piana maremmana, tra cui la malaria. E' stato solo recentemente, con l'acquisizione del titolo di uno di "caratteristici borghi d'Italia" che Sovana ha vissuto una ripresa economica che le ha permesso di fare sfoggio nuovamente dei suoi monumenti storici, aprendo le porte a diversi caffé, ristoranti e negozi di souvenir, motivo per ci ti consigliamo di aggiungerla al tuo itinerario in Maremma ed in Toscana.
Cosa vedere
La città è abbastanza piccola da esser visitata in un'oretta, o poco più se ti fermi a leggere tutti i cartelli che ti raccontano in breve la storia dei monumenti. Il parcheggio è ubicato a soli 20-30 metri dalla piazza principale ed è a pagamento ogni giorno della settimana, compresi i giorni festivi ed i fine settimana dalle 8 di mattina alle 13 e dalle 15 alle 20. Questa è una destinazione ideale per chi ha problemi a camminare ed a fare su e giù tra salite e discese, dato che è praticamente pianeggiante.
1. Rocca Aldobrandesca
Il centro difensivo, o almeno ciò che ne rimane, era un tempo il punto focale della città che provvedeva al rifornimento idrico, offriva un forno e persino un magazzino per la conservazione del grano. La Rocca Aldobrandesca si erge tutt'oggi fiera, o almeno in parte, con le sue imponenti mura e la torre che ancora domina la collina. Proprio di sotto, si trovano dei blocchi di tufo che formano una parete costruita dagli Etruschi, probabilmente sopra una fortezza etrusca/romana pre-esistente. A causa del disuso e del conseguente deterioramento, fu dismessa nel XVII° secolo: ciò che rimane oggi è il portone, una torre ed una parte della mura protettive.
2. Piazza del Pretorio
Dal parcheggio, puoi arrivare direttamente nella piazza principale (passando davanti ad una delle migliori gelaterie artigianali della zona!), Piazza Pretorio, dalla pavimentazione in mattoni rossi, dove si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore, il Palazzo dell'Archivio e la Loggia del Capitano. Da qui, se giri a destra vai verso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, se invece giri a sinistra vai verso la Rocca.
L'antico Palazzo Pretorio di Sovana è situato sul lato destro della piazza e risale al XIII° secolo.
Sulla facciata ci sono nove stemmi in pietra dei Capitani di Giustizia e dei commissari di Siena che li ospitarono. Gli stemmi del Palazzo sono la testimonianza dei due secoli di intensa vita pubblica di Sovana, dalla fine del '400 al '600.
L'edificio è stato trasformato in un centro dedito alla conservazione di documenti speciali prima, e poi in una sede di mostre temporanee. Oggi, il palazzo ospita il Museo Archeologico dove si possono ammirare i resti rinvenuti presso la vicina Tomba Ildebranda e la Necropoli Etrusca di Sovana.
3. Chiesa di Santa Maria Maggiore
Guardando la chiesa da fuori, non rimarrai estasiato dalla sua bellezza dirompente, ma l'interno ospita un prezioso esempio di ciborio pre-romanico (ovvero un'edicola per le ostie, un tabernacolo), uno dei più antichi a noi pervenuto praticamente intatto in tutta la Toscana. Si presume sia stato preso dalla chiesa di San Mamiliano; se ti soffermi un istante, noterai alcuni affreschi esemplari del XV° secolo; un particolare interessante è che la facciata e l'entrata originale sono nascosti attualmente perchè furono incorporate nelle mura che confinavano con Palazzo Bourbon Del Monte costruito accanto verso la metà del 1400.
4. Duomo di Sovana
Luci soffuse ed una colonna sonora dei canti gregoriani ti accompagneranno all'interno delle antiche mura della Concattedrale dei Santi Pietro e Paolo, dove un mistico senso di tranquillità regna sovrano. Molti sono i punti che attrarranno il tuo interesse durante la visita: nella navata sinistra vicino all'altare, si trova una reliquia appartenuta probabilmente alla chiesa di San Mamiliano e chiamata "l'urna di San Mamiliano". Sotto l'altare, invece, dovresti cercare la cripta a sei colonne, gli affreschi che adornano le pareti virtualmente spoglie, gli archi in pietra e le colonne con i loro motivi scultorei rappresentanti i simboli che hanno preceduto la religione cristiana ed un fonte battesimale del 1434. Infine, vi è un sarcofago in travertino del XV° secolo che un tempo ospitava i resti di San Mamiliano, la cui salma, in seguito, è stata sepolta sull'Isola del Giglio.
Una curiosità: il 21 giugno di ogni anno, tempo permettendo, il primo raggio di sole del mattino colpisce la monofora dell'abside ed attraversa l'intera navata per proiettare la sua luce sulla parete opposta...fenomeno che si ripete nella cripta del primo cristianesimo...l'orientamento dell'edificio religioso (allineato con il solstizio estivo) non corrisponde alle regole medievali dettate dalla Chiesa di Roma (le quali prevedevano l'abside ad est), ma segue, piuttosto, i canoni delle culture nordiche (celtiche-germaniche e/o longobarde).
Cosa vedere nelle vicinanze
La piccola località di Sovana, insieme ad alcuni o tutti i suggerimenti che ti proponiamo di seguito, può essere tranquillamente inserita in un itinerario in Maremma, tante sono le aree di interesse da visitare anche nei dintorni.
Pitigliano
Pitigliano, caratteristico paese arroccato e proteso verso il sottostante paesaggio della Maremma, è spettacolare ed affascinante da ammirare tanto da fuori, dalle sue antiche mura, quanto da dentro, percorrendone le strette viuzze. Scavi, musei, fortezze, palazzi ed un sacco di negozietti caratteristici, bar e ristoranti allieteranno la tua visita in un'altra delle famose città scavate nel tufo di questa zona.
Sorano
Semplicemente spettacolare! Da qualsiasi parte tu la guardi - la Fortezza Orsini, il Masso Leopoldino il Parco di San rocco - non potrai fare a meno di prendere la tua macchina fotografica per scattare delle foto stupende della città e del paesaggio che la circonda. Una volta superati la fortezza imponente ed il suo interessante museo, ti troverai in un labirinto di strade che sono così strette che una macchina non può circolarvi. Un tuffo tra palazzi e scalinate scavate nel tufo, tra secoli e secoli di storia, cultura e tradizioni.
Più informazioni su Sorano.
Le terme
Dopo un continuo scendere e salire, stradine irte che percorsi che attraversano le famose Vie Cave ed i parchi archeologici della zona, non puoi desiderare altro che un bel bagno rilassante nelle calde acque termali limitrofe. Ce ne sono diverse in quest'area, a partire dalle Terme di Sorano e quelle di Saturnia fino a Bagni San Filippo, dove potresti fermarti nel caso tu abbia intenzione di tornare verso il nord della Toscana percorrendo l'autostrada.
Montecucco
La Maremma è un'area molto vasta, e per visitarla tutta ci vogliono almeno un paio di giorni, da dividere tra le Città del Tufo (Pitigliano, Sovana e Sorano) e le località costiere dalle spiagge favolose e dalle riserve naturali famose in tutto il mondo. Anche la deliziosa regione di Montecucco, con i suoi ottimi vini ed i musei minerali, vale la pena: è caratterizzata da castelli arroccati sulle colline che adornano il paesaggio, vigneti e parchi nazionali come quello del Monte Amiata.
Le Vie Cave
Tra Sorano e Sovana ti imbatterai in sentieri unici nel loro genere che non troverai altrove, in mezzo alle cosiddette Vie Cave. Si tratta di tunnel aperti scavati nella roccia di tufo, affascinanti non solo per la loro bellezza e mistica riverenza, ma anche per la loro storia misteriosa. Preparati un bel pranzo al sacco, indossa le scarpe da trekking e vai ad ammirare da vicino un fenomeno che solo l'area della Maremma custodisce intatto da secoli.
Come arrivare
Arrivando da Firenze o Roma, prendi l'Autostrada del Sole ed esci a Chianciano Terme. Se preferisci la strada più breve, devi seguire le indicazioni per San Casciano dei Bagni e poi Sovana. Da Grosseto, invece, prosegui in direzione delle Terme di Saturnia e poi per Sovana. Sfortunatamente, la città non è molto ben servita dai mezzi pubblici, per cui è meglio se riesci ad organizzarti con l'auto o con un conducente privato che ti possa far apprezzare al meglio l'intera zona.