Una città scavata nella roccia nel sud della Toscana
Sebbene non sia l'unica in Italia, questa città è sicuramente particolare nel suo genere, soprattutto in Toscana! Sfruttando la conformazione della natura dove è sorta, Sorano è una località letteralmente scavata nella roccia, che ha dato vita ad un'intrigante combinazione di antiche torri, viuzze e stradine, nicchie e cantine tutte da esplorare, per offrirti una nuova percezione di quella che è la vita in uno dei caratteristici borghi tipicamente toscani.
Avventurandosi nella campagna appena a sud della Maremma di Montecucco e di Bagni San Filippo,ti imbatterai in un'area chiamata "Le città del Tufo" per via del tipo di roccia (il tufo, appunto, derivante dalla cenere vulcanica fuoriuscita durante le eruzioni) nella quale sono state costruite. Nel corso di centinaia di migliaia di anni, la cenere si è compattata divenendo roccia solida, ma è riuscita a mantenere un'adeguata morbidezza che la rende adatta alle costruzioni. Forse alcune delle opere d'arte più famose e realizzate con il tufo sono le statue dell'Islanda orientale o, se guardiamo più vicino a casa nostra, le città della Toscana meridionale di Pitigliano, Sovana e Sorano.
Si suppone che Sorano fosse inizialmente abitata dal popolo villanoviano, la prima civiltà conosciuta dell'Era del Ferro seguita, poi, dagli Etruschi. Abbiamo perso le tracce delle popolazioni che la abitarono in seguito, fino a rinvenire le tracce della famiglia Aldobrandeschi verso la metà del 1800, quando si impose come uno dei feudatari più potenti della Toscana meridionale per più di quattro secoli. Si sa, comunque, che Sorano passò di mano in mano con una certa frequenza, in gran parte per via della sua strategica posizione: nel 1417 divenne parte della Repubblica di Siena; nel 1556 divenne completamente indipendente, per poi essere annessa al Ducato di Toscana e divenire, alla fine, parte del Regno d'Italia nel 1860.
Posti da vedere:
La città ti lascerà a bocca aperta con le sue serpeggianti - e, secondo alcuni, tortuose - stradine, viali e strade, gli edifici in pietra grigio-giallastra e la suggestiva architettura che abbraccia diverse generazioni di costruttori.
Mura cittadine
Le due porte di accesso principali - Porta di Sopra (l'Arco di Ferrini) e Porto dei Merli (conosciuta anche come Porta di Sotto) - sono alquanto spettacolari: la prima è ubicata ai piedi della Fortezza Orsini e conduce nel cuore del centro storico di Sorano, caratterizzato da mura in pietra e stretti vicoli. La seconda porta è ubicata vicino al Masso Leopoldino e si distingue per lo stemma; inoltre, se guardi attentamente, noterai che sono ancora visibili i segni dei cardini del ponte levatoio.
Fortezza Orsini e Museo medievale & rinascimentale
La Fortezza Orsini è una delle strutture fortificate più impressionanti realizzate dalla famiglia Aldobrandeschi ed espansa, in seguito, dai Conti Orsini (nobili provenienti da Roma con proprietà nell'area meridionale della Toscana durante il periodo rinascimentale).
Ha due bastioni angolari imponenti, collegati con la porta principale da una linea di mura, sormontata da uno stemma famoso e da una torre quadrata. All'interno delle mura, si trovano i resti dell'antico nucleo, con una torre circolare ed un ponte levatoio, oggi non più esistente.
La fortezza ospita anche il Museo del Medioevo e del Rinascimento, che vanta numerose opere in ceramica recuperate all'interno dei butti medievali di Sorano, della limitrofa località di Sovana e Castell'Ottieri, distante una decina di km circa.
Chiesa della Collegiata (dedicata a San Nicola di Bari)
La Collegiata di San Nicola del periodo medievale (inizialmente in stile romanico, di cui però si hanno tracce solo sul retro della chiesa), si trova nel centro della città. Se entri all'interno, non potrai non notare un fonte battesimale in travertino risalente al 1563, un ciborio (tabernacolo costruito sopra l'altare principale) della fine del 1400 ed alcuni dipinti di rilievo che vanno dal tardo Medioevo al XIX° secolo.
Masso Leopoldino
Questo è ciò che si intende quando si dice "scavato nella roccia viva" - riferita, ovvero, alla pietra/roccia che non è stata estratta o scavata, ma è ancora collegata alla Terra. Si tratta, infatti, di una terrazza panoramica fortificata realizzata su volere del Gran Duca Leopoldo, che sembra uscir fuori dalla montagna. Il nome fa chiaramente riferimento alla grossa costruzione (masso) voluta da Leopoldo (leopoldino). Costruito prima della Fortezza Orsini dalla parte opposta della città, faceva parte integrante del sistema difensivo di Sorano, insieme alle sue mura.
Il Ghetto
In tutta la città sono ancora molto visibili i segni lasciati dall'importante comuità ebraica cresciuta a Sorano, sebbene non fosse tanto grande come quella di Pitigliano. Qualche entrata reca ancora i segni del simbolo (Mezuzah) ed un contenitore per la raccolta del grano usato per dare assistenza ai poveri della comunità con la raccolta della stagione e, forse i più interessanti, i segni dei cardini dove era appesa la porta che chiudeva il ghetto al tramonto e lo riapriva alla città la mattina successiva.
In via Selvi, si trova la Sinagoga di Sorano, risalente probabilmente alla fine del XVI° secolo, che è rimasta uno dei luoghi di culto più importanti di Sorano fino alla fine del XIX° secolo, quando la comunità ebraica si spostò a Pitigliano. La Sinagoga è stata ristrutturata di recente.
Bagni termali
Il tufo è un'indicazione più che chiara che ci si trova in una zona vulcanica e le acque termali sono solo un altro sottoprodotto della "morte geologica" del vulcano. Le terme di Sorano sono aperte al pubblico, sul sito ufficiale puoi trovare ogni sorta di informazione. La storica piscina chiamata "Il Bagno dei Frati" risale al XV° secolo ed era usata dai frati che vivevano nei locali dell'attuale Pieve di S .Maria dell'Aquila (situata nel centro della residenza).
Dalle piccole dimensioni, con una profondità di 1.4 metri, può accogliere circa 15 persone ed è alimentata da due sorgenti termali che sgorgano direttamente dalla roccia, garantendo una temperatura dell'acqua di circa 34° in un contesto davvero unico.
Puoi visitare anche le Terme di Saturnia, a circa 30 km di distanza dalla città. Dai un'occhiata al nostro articolo per maggiori informazioni su questa escursione.
Le Vie di Cave
Dopo aver paseggiato per la città ed aver visto la sua impressionante architettura, è difficile pensare che ci siano altre cose altrettanto stupefacenti... se non di più - ma è così, e ne rimarrai, ancora una volta, sorpreso!
Diversamente da qualsiasi altro posto in Toscana, questo paesaggio è caratterizzato da profonde "strade" incastonate nel tufo come tortuosi sentieri, di origine etrusca. Appare chiaro che esse servivano a collegare - come una sorta di rete viaria - i vari insediamenti dell'area, la campagna coltivata e le necropoli etrusche; nonostante le varie supposizioni in merito, la vera natura di questa sorta di tunnel aperti, che si snodano tra pareti talvolta alte anche oltre i 15 metri, sicuramente opera del lavoro dell'uomo, è stata persa nei meandri del tempo.
Come arrivare
Sfortunatamente, la città non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, per cui è meglio programmare l'escursione con l'auto o con un autista privato che ti accompagni nei posti migliori della zona. Venendo da Firenze o da Roma, prendi l'autostrada del Sole ed esci a Chianciano Terme. Per il percorso più breve, segui le indicazioni per San Casciano dei Bagni, Pitigliano e Sorano. Da Grosseto, prosegui in direzione delle Terme di Saturnia e poi Sorano.
Cosa c'è da vedere nelle vicinanze
Vitozza
Si tratta di una vera città fantasma, da esplorare completamente a piedi. Sgomberate durante il 1800, queste grotte sono il frutto del lavoro dell'uomo ed alcune risalgono all'epoca etrusca. La maggior parte di questo insediamento roccioso medievale, situato vicino a Sorano, ed il più grande dell'Italia centrale, fa parte del Parco Archeologico del Tufo; si suppone che le grotte che formano questo "villaggio" fossero probabilmente abitate sin dal Paleolitico, ma che abbiano raggiunto il picco intorno al XII-XIV° secolo.
Nel camminare tra i sentieri, troverai case a due piani, studi o ampi spazi usati dagli artigiani o come rifugio per gli animali, come testimonia la presenza di mangiatoie per il cibo e l'acqua.
Pitigliano
Le particolarità che distinguono quest'area e questa piccola località dalle altre sono numerose, a partire dai resti rinvenuti e risalenti all'Età del Bronzo, al Neolitico e persino all'Età del Rame - molti dei quali sono esposti nei vari musei locali. Oltre a tutte le antiche popolazioni che un tempo abitavano la valle e le montagne circostanti, troverai un'importante testimonianza della numerosa comunità ebraica - e del Ghetto - che qui trovò rifugio. Leggi il nostro articolo su Pitigliano per altre informazioni.